Chi sono

Sono Rosicler Ramirez Moran

Nata in Venezuela, laureata in Odontoiatria, specializzata in Odontoiatria Infantile presso l’Università di Carabobo (Venezuela).  Sono Madre, ricercatrice indipendente sull’educazione rispettosa.

Ho fatto un Master in “Affettività e Teoria dell’attaccamento” presso Fondazione “America per l’infanzia” (Cile).

Faccio la Divulgatrice delle nuove tematiche sull’educazione amorevole, maternità, paternità, diritti dei bambini e il rapporto genitori-figli/adulto-bambino.
Sono parte attiva del movimento “Prohibido Castigar” (Mexico) e sostenitrice del movimento “Gestionando Hijos” (Spagna). 

Sono Consulente Genitoriale per la Fondazione “Un grano de arena” (Venezuela), Presidentessa di ArteVita – Associazione Italiana Nuova Educazione (Modena) e Consulente Genitoriale per lo sportello dell’Associazione ArteVita.

Nel mio percorso di Psicobiologia ho scoperto che abbiamo perso la connessione con i nostri istinti e abbiamo “denaturato” l’educazione; siamo gli unici mammiferi che “castigano” la propria prole con la convinzione che è per il loro bene, che è parte dell’educazione.

In realtà come specie “pensante” facciamo quello che abbiamo assimilato da generazioni ripetendo ciecamente i metodi autoritari, con dosi di violenza socialmente “naturalizzate” accettate nel nostro rapporto con i bambini.

La mia storia

Durante la mia specializzazione in odontopediatria ho avuto la bellissima possibilità di lavorare con i bambini che mi ha cambiato la vita: nel curare una mia piccola paziente di nome Carolina ho avuto l’opportunità di approcciarmi ai bambini da un  diverso e nuovo punto di vista.

Carolina era affetta dalla Sindrome di Moebius (patologia che non le permetteva l’utilizzo dei muscoli del viso e pertanto non poteva esprimere le sue emozioni tramite l’espressione facciale); nel vedere la mamma di Carolina riconoscere le emozioni della sua piccola solo tramite lo sguardo mi sono resa  conto che il “vincolo” esistente fra genitore e figlio e’ veramente speciale, che può essere determinante per il futuro di quella piccola persona in fase di crescita.

Questo episodio, sommato al mio essere nata in una famiglia numerosa, mi ha segnato in maniera determinante. Da qui e’ nata la mia curiosità di capire il mondo dei bambini e il forte desiderio di comprendere il loro comportamento e quello che sentono. tutto questo è successo nel mio paese d’origine (Venezuela). Dopo del mio arrivo in italia i miei studi si sono concentrati sui sentimenti e i pensieri dei bambini, sui loro bisogni e il loro linguaggio espressivo, rendendomi sempre più’ conto che il loro mondo fosse un tabù e che il pensiero ADULTOCENTRISTA fosse predominante nella società.

Fortunatamente le cose stanno cambiando, la società e la scienza stanno lavorando sulla cura e il rispetto dei bambini: compito importante per l’umanità e’ rendere consapevoli gli adulti/genitori dell’importanza di crescere gli adulti di domani emotivamente sicuri, fisicamente sani e in grado di relazionarsi con rispetto, dignità, altruismo e compassione.

Tutto ciò permetterà di rendere i futuri adulti indipendenti ed empatici e costruire un mondo “migliore”.

Anche se le ricerche dimostrano che il rispetto e amore dovrebbe essere la base dell’educazione, tuttora  è difficile immaginare persone fermarsi a pensare che tutto quello che stato detto e fatto per generazioni sia realmente responsabile di una società violenta ed infelice.

Dal mio punto di vista le informazioni sbagliate e le convinzioni radicate nella nostra società patriarcale sono il vero problema: non conosciamo i reali bisogni dei bambini.

Infine, quando ci si deve assumere la responsabilità di prendersi cura dei bambini  nel ruolo di padri, madri, zii, nonni,  insegnanti o personale medico, rispondiamo  ( per inerzia e inconsapevolezza ) come dettano gli insegnamenti e le convinzioni che abbiamo ereditato senza mettere in dubbio di fare la cosa giusta o meno. Molte volte ci viene negata la possibilità di farlo in modo diverso o con approcci alternativi nascondendosi dietro la frase comune: “cosi ci hanno educato finora e tutti stiamo bene”.

Abbiamo così perso la capacità di registrare coscientemente il legame tra il modo in cui siamo cresciuti e i gravi problemi ( violenza, dipendenze, pandemie come depressione. obesità  e altre malattie mentali e fisiche, vittimizzazione, mancanza di valori , ecc.) che distruggono la nostra  società e ci portano  immancabilmente verso il nostro stesso declino come specie.

Siamo arrivati all’era dell’informazione e ad oggi possiamo vedere  immediatamente i passi da gigante fatti dalla neuroscienza, e sappiamo di poter mettere in dubbio tutto quello che i nostri nonni hanno fatto con amore e buone intenzioni.

Il mio desiderio è riuscire a costruire una rete di persone ( genitori, educatori, personale medico) che hanno voglia e desiderio di un piccolo cambiamento nella loro vita, personale e familiare per imparare ad osservare i bambini, perché conoscere le emozioni dei nostri figli è l’unica maniera per scoprire i loro bisogni e così rispettarli come realmente meritano.

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