Come gestire i capricci dei bambini: scoprilo in soli 6 step

come gestire i capricci di un bambino

Una domanda che ti sarai posto spesso è come fare per gestire i capricci dei bambini. Al tempo stesso risulta essere un argomento che interessa e preoccupa molti genitori. Secondo Claire B. Kopp, professore di psicologia dell’età evolutiva alla California’s Claremont University, tale comportamento è un problema di abilità linguistica. Sostiene, infatti, che i bambini iniziano a capire molte più parole di quelle che riescono a dire. Di conseguenza, quando faticano ad esprimere quello che vogliono, la frustrazione tende a trasformarsi ed esplodere in rabbia.

Quindi, come comportarsi con bambini che fanno capricci? Una cosa importante che devi ricordare prima di gestire tale condotta è che l’intenzione di ogni nostro comportamento deve essere positiva. I bambini si comportano ed esprimono la rabbia attraverso il capriccio poiché vogliono differenziarsi da noi e sviluppare la propria personalità.

In questo articolo ti indicherò come gestire le crisi emotive del bambino in ​​maniera rispettosa. Se vuoi saperne di più, ti consiglio di leggere l’articolo inerente all’educazione rispettosa, così da poter approfondire tale approccio educativo. Per i genitori affrontare i capricci potrebbe risultare un’attività esasperante. Però, se si hanno le idee chiare sul come agire e quali atteggiamenti adottare di fronte ai figli, i vantaggi saranno molteplici.

Riflessioni e 6 step per gestire i capricci

Se ti stai chiedendo qual è l’età dei capricci, è necessario chiarire alcuni concetti base. Come prima cosa ci tengo a precisare che in questo articolo la parola capriccio viene utilizzata per indicare quelle situazioni caotiche in cui siamo immersi con i nostri bambini ma che in realtà non sono definibili capricci, bensì vere e proprie crisi emotive. Perché i capricci esistono solo nel mondo degli adulti e non in quello dei bambini.

Per comprendere il motivo del capriccio bisogna innanzitutto osservare l’evoluzione emotiva del bambino fin dalla nascita, perché al principio le uniche risposte emotive dei nostri figli sono il pianto come “campanello d’allarme”, nel momento in cui vivono un disagio, e la sensazione di benessere quando sono tranquilli.

Vuoi capire come calmare un bambino che fa i capricci? Come prima cosa devi sapere che, tendenzialmente, i bambini saltano agli estremi opposti poiché ancora non sono capaci di esprimersi in modo differente. Con il passare del tempo, espandono sempre di più le espressioni emotive, quindi, è necessario distinguere:come gestire i capricci dei figli

  • I bisogni dei bambini tra 0-3 anni: i bimbi così piccoli non hanno vizi, ma soltanto necessità, infatti, dopo i 2 anni nasce la normale volontà di conoscere ed esprimere la propria personalità. Ecco, quindi, che i capricci dei bambini a 2 anni diventano la lingua di comunicazione primaria;
  • I bisogni dei bambini dai 3-7 anni: dopo i 3 anni hanno maggiore consapevolezza delle proprie capacità di comunicazione, tuttavia, non per questo gli screzi scompaiono poiché le situazioni stressanti, che potrebbero vivere a scuola o relazionandosi con gli altri, possono rivelarsi fattori scatenanti.

 

Pertanto, è fondamentale avere la piena consapevolezza del fatto che i capricci fanno parte dello sviluppo emotivo del bambino e sono funzionali al processo maturativo. Quando in alcune situazioni i bambini evitano il capriccio, dobbiamo poter osservare quali sono le emozioni che non riescono ad esprimere.

Di seguito trovi un elenco con vari suggerimenti su come gestire i capricci rispettosamente, tenendo a mente che il tempo li farà svanire. Devi pazientare e ricordare che si tratta del conflitto emotivo che avviene tra la natura del bambino e i suoi genitori, manifestandosi senza alcun tipo di controllo. La chiave sta nell’essere più flessibili e rispettosi. Se vuoi far chiarezza a riguardo, contattami! Ti indirizzerò verso l’approccio migliore che potrai adottare con tuo figlio per poter gestire tali situazioni: tutto in modo rispettoso nei suoi confronti.

1. Accetta i suoi sentimenti

L’assetto di base sul come affrontare i capricci dei bambini in maniera consapevole e rispettosa è mantenere la calma. Quello che deve guidarti è la consapevolezza che tale condotta nasce dalla manifestazione di una necessità. Il bambino in quei momenti ci vuole comunicare qualcosa e non vuole porsi in conflitto con la figura educativa di riferimento.

Perciò, la prima cosa da fare è accettare i suoi sentimenti: accompagnare tuo figlio nella gestione delle proprie emozioni, nella scoperta e nel percorso di apprendimento comunicativo sono le fondamenta affinché possa trovare il giusto equilibrio.

In questo modo il bambino sente di poter esprimersi liberamente, di conseguenza, noi genitori siamo in grado di aiutarlo ad iniziare a identificare ciò che sente. Noterai che il bambino si sentirà compreso e capirà di avere il diritto di esprimere quello che prova aprendosi naturalmente alla comunicazione.

2. Resta al suo fianco per gestire i capricci

Per capire come far smettere i bambini di fare i capricci la chiave sta nel saper donare la tua presenza. Quindi, devi accogliere quanto gli sta accadendo senza giudicare o dare un’opinione: rimani al suo fianco così non sentirà la sensazione di “abbandono” e solitudine.

Ci sono momenti dove il bambino è frustrato, altri in cui percepisce che non lo stiamo comprendendo e di conseguenza scoppia in un pianto incontrollato o, addirittura, scalcia, picchia a seconda della rabbia che lo assale. A tal proposito, il mio consiglio è quello di iscriverti al corso base family training dove troverai diversi approfondimenti su come gestire la rabbia di tuo figlio in modo rispettoso ed efficace.

3. Argina i capricci con il contatto fisico

gestire i capricci in modo rispettoso

Quando il bambino lo permette, nell’ipotesi in cui tu voglia gestire i capricci in pubblico, abbraccialo. Questo atteggiamento aiuterà a migliorare il contatto fisico e tuo figlio si sentirà più confortato consentendogli di diminuire l’intensità della rabbia in maniera più semplice.

Ovviamente, ci sono bambini che rifiutano il contatto fisico quando si trovano nel bel mezzo di uno scatto d’ira e perfino in tal caso dobbiamo essere capaci di accettarlo, rispettarlo rimanendo al suo fianco.

Concentrati sul fatto che lo scopo è quello di aiutarli a calmarsi in modo che possano tornare al lato logico e capire che li stiamo ascoltando. Ricorda: quando fatichiamo a trovare le parole per descrivere ciò che proviamo, l’abbraccio è la soluzione ottimale per essere connessi nell’immediato.

4. Limita rispettosamente alcuni comportamenti

Naturalmente, gestire i capricci senza perdere la pazienza non è semplice. È importante accettare tutte le emozioni del bambino (ciò che sostiene anche la pedagogista Maria Montessori), però certi comportamenti devono essere limitati in modo chiaro e rispettoso.

È altrettanto rilevante sottolineare che non puoi controllare le emozioni di tuo figlio, non esiste una “bacchetta magica”. Proprio perché si tratta di fenomeni connessi a processi di sviluppo cerebrale, quello che puoi fare è provare a gestire le situazioni che vivono (insieme o senza di te) guidandoli nella comprensione ed elaborazione di esse attraverso il rispetto reciproco.

5. Un’alternativa ai capricci per sfogare la rabbia

Dobbiamo essere all’altezza di insegnare e donare loro nuovi strumenti finalizzati alla gestione delle emozioni che li assale in quei momenti. L’importante è accompagnarli nella loro rabbia invece di provare a reprimerla. È essenziale riservare la parola “no” nel momento in cui è veramente necessario. Possiamo provare il movimento, farli muovere con il corpo, disegnare, colorare, ecc.

Offri delle alternative, devi gestire i capricci dei bambini portandoli ad imparare, invece di ignorare ciò che provano, poiché è un grande passo che li spingerà con il tempo all’autoconsapevolezza. Affinché tu possa gestire i capricci è necessaria la presenza, sia fisica che emotiva. Rafforzare il legame con loro, aiutarli a sentirsi amati e accettati, risulterà essere un buon modo per gettare le basi che gli consentiranno di avere una vita piena e felice.

6. Parla di ciò che è successo per gestire i capricci

La comunicazione, il parlare dell’accaduto per gestire i capricci, consentirà al bambino di dare un senso alla sua esperienza. Avrà, di conseguenza, la sensazione di poter gestire la situazione a poco a poco. Qualora tu sia a contatto con bambini molto piccoli, ad esempio, per gestire i capricci a 3 anni, potrai narrargli la storia riguardante l’accaduto, anche aggiungendo onomatopee o suoni al racconto.comunicazione per gestire i capricci

Ciò coinvolgerà il bambino tanto da portarlo naturalmente a calmarsi e distrarsi. Ricorda che, come sostiene lo psichiatra Daniel J. Siegel «l’obiettivo non è porre fine ai capricci, ma accompagnare i bambini, consolarli e cogliere l’occasione al fine d’insegnare loro e fargli sapere che possono contare sul nostro sostegno

Conclusioni e consulenza

In tale articolo ti ho mostrato alcuni consigli per gestire i capricci e ad essere rispettosi verso le emozioni dei bambini. Parti dal presupposto che non esistono bambini capricciosi ma semplicemente bisognosi. Questo perché la capacità di comunicare ancora immatura, insieme alla mal gestione delle emozioni, li spinge ad esprimersi tramite quelli che noi adulti riconosciamo come screzi. Sicuramente avrai sentito parlare dell’idea di ignorare il bambino nel bel mezzo di un capriccio. E mi dirai anche che funziona poiché alla fine, lo porta a smettere di piangere.

Tieni a mente però che, ignorare i capricci dei bambini punendoli per non essere in grado di gestire correttamente le emozioni che provano invece di aiutarli a identificarle e dare loro gli strumenti per imparare a gestirle, è un grande problema. Perché nonostante nell’immediato possano risultare metodi molto efficaci, poiché i bambini smettono di fare i capricci, di urlare, di piangere esprimendo il loro disagio, gli effetti a lungo termine sono decisamente negativi. Ciò incide sulla propria autostima portandoli a temere di non avere il permesso di esprimere sé stessi.

Per concludere, la cosa essenziale non è tanto sapere quando finisce l’età dei capricci, ma capire che puoi entrare in contatto con loro aiutandoli a gestire i propri turbamenti. Inoltre, tieni presente che gli errori commessi con i bambini possono trasformarsi in opportunità che ti permetteranno di imparare e crescere insieme a loro. A tal proposito, puoi scaricare il mio ebook gratuito dove ti parlo dei modi in cui puoi educare tuo figlio rispettosamente. Troverai numerosi consigli allo scopo di gestire le diverse situazioni che affronterai durante la sua crescita.

 

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