Educazione Rispettosa: cos’è, teorie fondanti e 4 principi base

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Alla base dell’educazione rispettosa c’è sicuramente la ricerca della visione empatica riguardo ai bisogni dei figli. Per molti genitori ciò può sembrare difficile o improbabile perché nella nostra infanzia sono mancati modelli di riferimento basati, appunto, su un approccio emozionale educativo. Mai prima d’ora la genitorialità è stata studiata così tanto: negli ultimi 50 anni, gli scienziati sono stati in grado di testare gli effetti a breve/lungo termine di alcune pratiche educative.

Tra quelle più studiate, risulta certamente quella dell’attaccamento genitoriale da cui è stato fondato l’avvicinamento all’educazione rispettosa che propone limiti ragionevoli, regole significative e praticabili a seconda del momento di maturazione dei figli.

Tutto ciò viene trasmesso tramite relazioni empatiche e democratiche. Ti sarà capitato spesso di sentir parlare su come sarebbe meglio educare un figlio ma concorderai sicuramente sul fatto che formare/educare un bambino, dalla sua nascita fino allo sviluppo, è davvero uno tra i compiti più importanti ed impegnativi del genitore.

In questo articolo ti mostro l’importanza dell’educazione rispettosa e il motivo per il quale questo tipo di pensiero risulti un contatto estremamente efficace che permette di instaurare rapporti di fiducia insieme ai propri pargoli. Contattami per una consulenza! Potrò aiutarti a dissolvere ogni tuo dubbio riguardo tale filosofia educativa: offrire ai bambini qualunque strumento necessario a rafforzare il loro benessere emotivo, è l’obiettivo primario di un genitore.

 

Cos’è l’Educazione Rispettosa

Le fondamenta dell’educazione rispettosa sono l’amore, il rispetto e i limiti non punitivi. Pertanto, è uno stile educativo che mira ad offrire a neonati e bambini ciò di cui hanno bisogno: ovvero non solo cibo, igiene, sicurezza e il comfort di casa, bensì anche affetto, amore, connessione ed attenzione emotiva. Un’educazione basata sulla premessa che il pianto è la richiesta di aiuto da parte del bambino, cioè il suo modo di trasmettere la necessità di sentirsi al sicuro affinché possa esplorare ed imparare ciò che lo circonda.

Sentire l’accompagnamento degli adulti è vitale per la crescita sana del bambino. Essi nascono con un repertorio di comportamenti destinati a produrre risposte nei genitori. Sorrisi riflessivi, il balbettio, il contatto fisico, sono strategie proprie del bimbo affinché possa garantirsi la sopravvivenza.

Un rapporto d’educazione e rispetto reciproco tra genitori e figli, viene consolidato se si riesce a comprendere maggiormente le emozioni dei propri figli  in funzione allo sviluppo. Abbiamo sotto le mani, quindi, un orientamento parentale che considera il bambino una persona avente gli stessi diritti di un adulto.

Ogni 2 settembre, viene celebrata la giornata Internazionale dell’Educazione Rispettosa, data che cerca di evidenziare questa filosofia d’amore, rispetto e uguaglianza nel rapporto genitore-figlio. Il 2 settembre coincide con il giorno in cui ricorre la morte di John Bowlby, psicoanalista e autore della Teoria dell’attaccamento, base teorica/pratica di tale approccio educativo, la quale approfondiremo nel prossimo paragrafo.

Teorie fondanti dell’Educazione Rispettosa

Come già accennato, questa filosofia genitoriale di un’educazione rispettosa ha una teoria che la sostiene, ovvero la Teoria dell’attaccamento, dello psichiatra e psicoanalista John Bowlby. Tale concezione mostra che l’attaccamento è «un comportamento innato che fin dall’infanzia porta l’umano a voler esplorare cose nuove. Qualora il bambino si senta in pericolo o spaventato, la prima reazione è cercare la protezione e la sicurezza di chi si prende cura di lui».

In altre parole, se in situazioni di paura, ansia o stress tuo figlio ha una figura di attaccamento che lo fa sentire sicuro e protetto, potrà dedicarsi allo sviluppo e apprendimento senza preoccuparsi di sopravvivere. Le figure di attaccamento costituiscono il pilastro primario di sicurezza che consente loro di esplorare il mondo senza paura.

Sempre in ambito dell’educazione rispettosa, pure il dottor William Sears, noto pediatra americano, dopo vari studi, ha creato un elenco delle condizioni che possono aiutare a portare avanti un approccio rispettoso dalla nascita del bambino. Ti mostro brevemente le otto B della genitorialità finalizzate all’attaccamento sicuro, basato, appunto, sulla teoria di Bowlby:

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  • Birt bonding: legami affettivi dalla nascita;
  • Breastfeeding: allattamento al seno;
  • Babywearing: tenere il bambino tra le tue braccia;
  • Beding close to the baby: dormire insieme o vicino al bimbo;
  • Belief in the language value of your baby’s cry: il pianto diventa un linguaggio da comprendere;
  • Beware of baby trainers: educare in modo consapevole;
  • Balance: mantenere un equilibrio tra autoritarismo – permissività;
  • Both: lavoro di squadra, presenza genitoriale attiva.

 

Se bene questo importante elenco ci dia un “suggerimento globale”, sull’origine della teoria citata, su quello di cui necessita un bambino, è essenziale chiarire che un’attaccamento sicuro, fulcro teorico nell’educazione rispettosa, non dipende dal tempo che teniamo il bambino in braccio, o quanto tempo lo allattiamo, bensì di un’attenzione che noi genitori offriamo ai nostri figli per soddisfare le loro richieste di vicinanza.

I 4 principi dell’Educazione Rispettosa

Arrivati a tal punto, ti starai chiedendo: come essere rispettosi con i propri figli? È rilevante capire che, diventare genitori rispettosi, richiede un contatto differente nell’educare i bambini rispetto agli standard conosciuti dalla tradizione. Per approfondire questi concetti, puoi iniziare scaricando gratuitamente l’ebook riguardante l’educazione rispettosa. Così potrai iniziare ad esplorare insieme a me questo interessate e bellissimo mondo!

Tale filosofia è composta da 4 principi fondamentali, diventando così la guida semplice ed efficace che ti porterà a diventare un modello di cui i tuoi figli hanno bisogno per crescere in modo sano e consapevole. Ti mostro in breve, nei prossimi paragrafi, di cosa stiamo parlando.

1. Parità dei diritti per bambini e adulti

Nell’educazione rispettosa e consapevole, adulti e bambini hanno pari diritti. Concetto basilare che mira a far cadere la convinzione secondo cui il genitore sia il solo a conoscere e poter parlare quando affrontiamo un tema. È fondamentale che anche i bambini possano intervenire attraverso il loro punto di vista, non limitandosi solamente ad obbedire.

Far sentire il bambino accolto nei suoi pensieri è un grande valore necessario ad un sano sviluppo, ciò viene indicato nella convenzione approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite (1989, New York), nello specifico art. 12 e 13, riguardante il diritto di esprimere la propria opinione.

2. Empatia e responsabilità

Educazione e rispetto verso gli altri sono la strada vincente mediante la quale è possibile sintonizzarsi rispondendo ai bisogni genuini dei nostri figli. Il tutto deve avvenire con tempestività e amorevolezza, affinché possano acquisire sicurezza; i genitori devono essere disposti a connettersi con le esigenze dei figli imparando a dargli risposte vere, essenziali ma più di tutto, piene d’amore.

È rilevante che le emozioni, impressioni e i turbamenti dei piccoli debbano essere presi in considerazione sin da subito in modo corretto, anche se di primo impatto possono sembrare aspetti superflui.

3. Limiti sull’accompagnamento e amore senza violenza

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I limiti nell’educazione rispettosa, basati sull’affetto e accompagnamento senza violenza, premi o punizioni, devono essere veicolati da un grande lavoro d’indagine personale nell’adulto di riferimento. Ciò servirà a raggiungere la consapevolezza interiore e potersi rapportare senza violenza sul bambino.

L’assenza delle punizioni è un altro tra gli aspetti fondamentali applicati all’educazione rispettosa. Il bambino deve diventare consapevole del fatto che esistono cose, le quali non può fare: in tal genere di rapporto, i genitori diventano un modello ma, soprattutto, è un tipo di rapporto che allontana la violenza costruendo fondamenta più solide in maniera naturale.

 

4. Rispetto nell’educazione

Ora, la domanda è: come educare i bambini al rispetto? Il rispetto nell’educazione si dimostra attraverso l’empatia: accettare gli altri nella loro unicità/diversità, di opinioni e pensieri. Quindi, quando parliamo di educazione intendiamo anche il rispetto verso i ritmi evolutivi dei bambini, conoscendo e comprendendo che ciascuna tappa evolutiva è parte integrante del processo fisiologico di maturazione che permette un’integrità sia, appunto, emotiva che fisica.

Il compito del genitore rispettoso è quello di accompagnare i bambini durante il processo di crescita: rispettare e comprendere le emozioni è un esercizio salutare, il quale aiuta a maturare e a rendere i nostri figli consapevoli e partecipi. Quando un bambino si sente ascoltato, percepisce che qualsiasi parola detta ad alta voce verrà ascoltata, stai certo che crescerà attraverso maggior sicurezza.

Conclusioni e consigli

La genitorialità sull’educazione rispettosa è alla portata di tutti. Attraverso questo stile di vita puoi iniziare a vedere i bambini da un’altra prospettiva, rispettarli e dargli il loro posto nella società. Devi tenere presente che, colui il quale si occupa di lui deve rispondere ai suoi bisogni in maniera rapida ed efficace, accettando i sentimenti infantili, dandogli conforto, sicurezza ma, soprattutto, la connessione emotiva di cui ha bisogno da parte dei genitori.

Secondo quanto mostrato, avrai capito che l’educazione rispettosa non è soltanto un approccio legato ad una teoria educativa, ma una forma di vivere relazionandosi con il bambino e gli altri mediante il rispetto.

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